Dell’ azienda, a Castagneto Carducci, località Felciaino 115 a
Vermentino 85% e Viognier 15%
Notevolmente eterogenei hanno prevalentemente caratteristiche argilloso–limose.
90-120 metri sul livello del mare.
I vigneti sono localizzati in un’ampia zona collinare lambita da un corso d’acqua, che determina un clima temperato ventilato, caldo e fresco, con grande escursione tra giorno e notte, favorendo la coltivazione e lo sviluppo dei profumi nel vino.
Archetto, con filari che seguono l’andamento naturale della pendenza dei terreni, a cavalca poggio, e sono orientati nord-sud, ottimizzando l’illuminazione del sole.
Viti ogni 60 cm su filari a distanza di 220 cm, un po’ di più di 5680 ceppi ad ettaro.
Biologica e Biodinamica, con la certificazione di Icea e di Demeter. Le vigne sono coltivate in modo naturale, senza alcuna concimazione diretta, privilegiando la fertilizzazione dei terreni con la pratica del sovescio, incrementando la biodiversità utilizzando anche la simbiosi con micorrize; i trattamenti antiparassitari sono limitati ai minimi dosaggi di rame (kg 3/ha) e zolfo, consentiti in agricoltura Biodinamica. L’approccio biodinamico induce a non cimare la vigna in giugno e ad irrorarla con decotti fatti da noi con ortica, inula viscosa ed equiseto, raccolti in azienda.
La coltivazione senza forzatura, in armonia con i ritmi e le risorse naturali determina una bassa resa ad ettaro. La selezione delle uve e la naturalità delle vinificazioni, senza aggiunta di additivi chimici, esprimono e valorizzano nel vino l’unicità del terroir di Bolgheri
La vendemmia delle uve è stata fatta dai primi di Settembre, di mattina presto per mantenere il potenziale aromatico, supportato da una buona acidità; iniziando dal Manzoni Bianco, ed il Viognier, poi a fine Settembre il Vermentino, raccolto in due fasi, a mano scegliendo i grappoli migliori, con trasporto in cantina in cassette piccole.
I mosti provenienti dalle uve di Viognier, primi ad essere raccolti, hanno macerato e fermentato, con le bucce, con i lieviti autoctoni, a bassa temperatura in vasca di acciaio per oltre 15 giorni. Le uve di Vermentino, raccolte in due passaggi, diraspate, e pressate in modo soffice, hanno fermentato separatamente. Infine i quattro vini sono stati uniti.
Dopo un inverno alquanto mite, la primavera ha portato abbondanti piogge causando una minore produzione del Merlot, prima anno grande assente, ma subito sostituito da un Sangiovese potente e fruttato. Luglio e i primi giorni di agosto sono stati particolarmente caldi, sostituiti da una prima perturbazione che ha abbassato le temperature, evitando lo stress delle piante e permettendo successivamente una corretta maturazione delle uve. Nonostante la piccola produzione, il clima ha permesso di raggiungere sia la maturità tecnica che quella fenolica, facendoci scoprire anche le varietà più resistenti alle avversità della natura.
970 bottiglie
13 % – SO2 totale 75 mg/litro
Dell’ azienda, a Castagneto Carducci, località Felciaino 115 a
Vermentino 87%, Viognier 9%, Manzoni Bianco 4%
Notevolmente eterogenei hanno prevalentemente caratteristiche argilloso–limose.
90-120 metri sul livello del mare.
I vigneti sono localizzati in un’ampia zona collinare lambita da un corso d’acqua, che determina un clima temperato ventilato, caldo e fresco, con grande escursione tra giorno e notte, favorendo la coltivazione e lo sviluppo dei profumi nel vino.
Archetto, con filari che seguono l’andamento naturale della pendenza dei terreni, a cavalca poggio, e sono orientati nord-sud, ottimizzando l’illuminazione del sole.
Viti ogni 60 cm su filari a distanza di 220 cm, un po’ di più di 5680 ceppi ad ettaro.
Biologica e Biodinamica, con la certificazione di Icea e di Demeter. Le vigne sono coltivate in modo naturale, senza alcuna concimazione diretta, privilegiando la fertilizzazione dei terreni con la pratica del sovescio, incrementando la biodiversità utilizzando anche la simbiosi con micorrize; i trattamenti antiparassitari sono limitati ai minimi dosaggi di rame (kg 3/ha) e zolfo, consentiti in agricoltura Biodinamica. L’approccio biodinamico induce a non cimare la vigna in giugno e ad irrorarla con decotti fatti da noi con ortica, inula viscosa ed equiseto, raccolti in azienda.
La coltivazione senza forzatura, in armonia con i ritmi e le risorse naturali determina una bassa resa ad ettaro. La selezione delle uve e la naturalità delle vinificazioni, senza aggiunta di additivi chimici, esprimono e valorizzano nel vino l’unicità del terroir di Bolgheri
La vendemmia delle uve è stata fatta dai primi di Settembre, di mattina presto per mantenere il potenziale aromatico, supportato da una buona acidità; iniziando dal Manzoni Bianco, ed il Viognier, poi a fine Settembre il Vermentino, raccolto in due fasi, a mano scegliendo i grappoli migliori, con trasporto in cantina in cassette piccole.
Il mosto proveniente dalle uve di Manzoni Bianco e Viognier ha macerato con le bucce per 5 giorni. Poi separato dalle bucce, il mosto ha fermentato con i lieviti autoctoni, a bassa temperatura in vasca di acciaio per 10 giorni. Le uve di Vermentino, raccolte in due passaggi, diraspate, hanno fermentato separatamente. Infine i tre vini sono stati uniti.
Dopo un travaso mantenendo le fecce fini, il vino è stato posto in una giara di terracotta di 5 hl per 6 mesi.
L’inverno senza piogge, ed una primavera secca e calda hanno provocato una diminuzione della quantità delle uve ma una maggiore intensità, acidità e componente aromatica. Per questo motivo è stata una stagione nella quale i trattamenti fitosanitari sono stati minimi. Finalmente nella seconda metà di agosto sono arrivate le piogge a dare risorse e vigore alle uve prima della vendemmia.
1.700 bottiglie
13,5 % – SO2 totale 75 mg/litro
Dell’ azienda, a Castagneto Carducci, località Felciaino 115 a
Vermentino 85%, Manzoni Bianco 11%, Viognier 4%
Notevolmente eterogenei hanno prevalentemente caratteristiche argilloso–limose.
90-120 metri sul livello del mare.
I vigneti sono localizzati in un’ampia zona collinare lambita da un corso d’acqua, che determina un clima temperato ventilato, caldo e fresco, con grande escursione tra giorno e notte, favorendo la coltivazione e lo sviluppo dei profumi nel vino.
Archetto, con filari che seguono l’andamento naturale della pendenza dei terreni, a cavalca poggio, e sono orientati nord-sud, ottimizzando l’illuminazione del sole.
Viti ogni 60 cm su filari a distanza di 220 cm, un po’ di più di 5680 ceppi ad ettaro.
Biologica e Biodinamica, con la certificazione di Icea e di Demeter. Le vigne sono coltivate in modo naturale, senza alcuna concimazione diretta, privilegiando la fertilizzazione dei terreni con la pratica del sovescio, incrementando la biodiversità utilizzando anche la simbiosi con micorrize; i trattamenti antiparassitari sono limitati ai minimi dosaggi di rame (kg 3/ha) e zolfo, consentiti in agricoltura Biodinamica. L’approccio biodinamico induce a non cimare la vigna in giugno e ad irrorarla con decotti fatti da noi con ortica, inula viscosa ed equiseto, raccolti in azienda.
La coltivazione senza forzatura, in armonia con i ritmi e le risorse naturali determina una bassa resa ad ettaro. La selezione delle uve e la naturalità delle vinificazioni, senza aggiunta di additivi chimici, esprimono e valorizzano nel vino l’unicità del terroir di Bolgheri
La vendemmia delle uve è stata fatta da fine Agosto, di mattina presto per mantenere il potenziale aromatico, supportato da una buona acidità; iniziando dal Manzoni Bianco, ed il Viognier, poi a fine Settembre il Vermentino, raccolto in due fasi, a mano scegliendo i grappoli migliori, con trasporto in cantina in cassette piccole.
Il mosto proveniente dalle uve di Manzoni Bianco e Viognier ha macerato con le bucce per 5 giorni. Poi separato dalle bucce, il mosto ha fermentato con i lieviti autoctoni, a bassa temperatura in vasca di acciaio per 10 giorni. Le uve di Vermentino, raccolte in due passaggi, diraspate, hanno fermentato separatamente. Infine i tre vini sono stati uniti.
Dopo un travaso mantenendo le fecce fini, il vino è stato posto in una giara di terracotta di 5 hl per 6 mesi.
Un inverno abbondantemente piovoso ha rifornito bene la falda freatica, qualche gelata primaverile ha ridotto leggermente il potenziale di uve, ma nel complesso un’ estate calda e asciutta, senza eccessi, ha favorito il buon sviluppo vegetativo della vite. Poi in Settembre, prima della vendemmia, abbiamo avuto benefiche precipitazioni ed un calo delle temperature, che hanno favorito la maturazione fenolica, determinando una qualità sorprendente delle uve, in particolare per la ricchezza di aromi, la profondità gustativa, la struttura e la concentrazione.
2200 bottiglie
13 % – SO2 totale 75 mg/litro
Dell’ azienda, a Castagneto Carducci, località Felciaino 115 a
Vermentino 85%, Manzoni Bianco 12%, Viognier 3%
Notevolmente eterogenei hanno prevalentemente caratteristiche argilloso–limose.
90-120 metri sul livello del mare.
I vigneti sono localizzati in un’ampia zona collinare lambita da un corso d’acqua, che determina un clima temperato ventilato, caldo e fresco, con grande escursione tra giorno e notte, favorendo la coltivazione e lo sviluppo dei profumi nel vino.
Archetto, con filari che seguono l’andamento naturale della pendenza dei terreni, a cavalca poggio, e sono orientati nord-sud, ottimizzando l’illuminazione del sole.
Viti ogni 60 cm su filari a distanza di 220 cm, un po’ di più di 5680 ceppi ad ettaro.
Biologica e Biodinamica, con la certificazione di Icea e di Demeter. Le vigne sono coltivate in modo naturale, senza alcuna concimazione diretta, privilegiando la fertilizzazione dei terreni con la pratica del sovescio, incrementando la biodiversità utilizzando anche la simbiosi con micorrize; i trattamenti antiparassitari sono limitati ai minimi dosaggi di rame (kg 3/ha) e zolfo, consentiti in agricoltura Biodinamica. L’approccio biodinamico induce a non cimare la vigna in giugno e ad irrorarla con decotti fatti da noi con ortica, inula viscosa ed equiseto, raccolti in azienda.
La coltivazione senza forzatura, in armonia con i ritmi e le risorse naturali determina una bassa resa ad ettaro. La selezione delle uve e la naturalità delle vinificazioni, senza aggiunta di additivi chimici, esprimono e valorizzano nel vino l’unicità del terroir di Bolgheri
La vendemmia delle uve è stata fatta dai primi di Settembre, di mattina presto per mantenere il potenziale aromatico, supportato da una buona acidità; prima il Manzoni Bianco, poi a fine Settembre il Vermentino, raccolto a mano scegliendo i grappoli migliori, con trasporto in cantina in cassette piccole.
Il mosto proveniente dalle uve di Manzoni Bianco e Viognier ha macerato con le bucce per 5 giorni. Poi separato dalle bucce, il mosto ha fermentato con i lieviti autoctoni, a bassa temperatura in vasca di acciaio per 10 giorni. Le uve di Vermentino, raccolte in due passaggi, diraspate, hanno fermentato separatamente. Infine i tre vini sono stati uniti.
Dopo un travaso mantenendo le fecce fini, il vino è stato posto in una giara di terracotta di 5 hl per 6 mesi.
L’inverno è stato mite, con rare piogge. In marzo ancora qualche giornata fredda. La temperatura si è innalzata dalla metà di aprile, determinando una primavera regolare, con ottima fioritura ed allegagione da maggio in là. Le piogge di giugno hanno stimolato molto la vegetazione delle viti obbligando ad un duro lavoro in vigna. Calda e asciutta l’estate, con molti giorni sopra la media, ma notti fresche, per una buona acidità e sviluppo di aromi nelle uve. Qualche pioggia a fine agosto per diminuire lo stress idrico delle viti. La vendemmia a Mulini di Segalari è iniziata a fine agosto con Manzoni Bianco e Viognier, poi il Vermentino dopo metà Settembre, in due passaggi.
700 bottiglie
12,50 % – SO2 totale 70 mg/litro
Dell’ azienda, a Castagneto Carducci, località Felciaino 115 a
Vermentino 85%, Manzoni Bianco 12%, Viognier 3%
Notevolmente eterogenei hanno prevalentemente caratteristiche argilloso–limose.
90-120 metri sul livello del mare.
I vigneti sono localizzati in un’ampia zona collinare lambita da un corso d’acqua, che determina un clima temperato ventilato, caldo e fresco, con grande escursione tra giorno e notte, favorendo la coltivazione e lo sviluppo dei profumi nel vino.
Archetto, con filari che seguono l’andamento naturale della pendenza dei terreni, a cavalca poggio, e sono orientati nord-sud, ottimizzando l’illuminazione del sole.
Viti ogni 60 cm su filari a distanza di 220 cm, un po’ di più di 5680 ceppi ad ettaro.
Biologica e Biodinamica, con la certificazione di Icea e di Demeter. Le vigne sono coltivate in modo naturale, senza alcuna concimazione diretta, privilegiando la fertilizzazione dei terreni con la pratica del sovescio, incrementando la biodiversità utilizzando anche la simbiosi con micorrize; i trattamenti antiparassitari sono limitati ai minimi dosaggi di rame (kg 3/ha) e zolfo, consentiti in agricoltura Biodinamica. L’approccio biodinamico induce a non cimare la vigna in giugno e ad irrorarla con decotti fatti da noi con ortica, inula viscosa ed equiseto, raccolti in azienda.
La coltivazione senza forzatura, in armonia con i ritmi e le risorse naturali determina una bassa resa ad ettaro. La selezione delle uve e la naturalità delle vinificazioni, senza aggiunta di additivi chimici, esprimono e valorizzano nel vino l’unicità del terroir di Bolgheri
La vendemmia delle uve è stata fatta dai primi di Settembre, di mattina presto per mantenere il potenziale aromatico, supportato da una buona acidità; prima il Manzoni Bianco, poi a fine Settembre il Vermentino, raccolto a mano scegliendo i grappoli migliori, con trasporto in cantina in cassette piccole.
Il mosto proveniente dalle uve di Manzoni Bianco e Viognier ha macerato con le bucce per 5 giorni. Poi separato dalle bucce, il mosto ha fermentato con i lieviti autoctoni, a bassa temperatura in vasca di acciaio per 10 giorni. Le uve di Vermentino, raccolte in due passaggi, diraspate, hanno fermentato separatamente. Infine i tre vini sono stati uniti.
Dopo un travaso mantenendo le fecce fini, il vino è stato posto in una giara di terracotta di 5 hl per 6 mesi.
Temperature miti nel primo inverno, con giornate fredde tra gennaio e febbraio. La primavera è stata fresca all’inizio, con piogge frequenti, il germogliamento delle viti è stato ritardato, mentre in maggio le temperature si sono decisamente abbassate, facendo ritardare la ripresa vegetativa. Poi un repentino caldo in giugno e luglio, con piogge solo alla fine del mese, ha fatto riprendere il ciclo vegetativo in modo costante e vigoroso. In agosto e settembre il clima è stato soleggiato e più stabile, ottimale per ottenere una buona maturazione delle uve.
1400 bottiglie
12,50 % – SO2 totale 70 mg/litro
DOC Bolgheri Rosso
DOC Bolgheri Rosato
DOC Bolgheri Superiore
IGT Costa Toscana
IGT Costa Toscana
Ingredienti: uve
Conservanti: SOLFITI